Mq: 75
Costo: V: 69,000
Valle Brembana - Comprensorio Bremboski: spazioso trilocale ben ristrutturato, termoautonomo. Due camere, due ripostigli, parquet, predisposizione allarme, box. Arredato! Grande terrazza/solarium di proprietà. Da non perdere! Valleve è un comune italiano di 133 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Storia Le origini e la prima citazione Le origini del nome di Valleve hanno probabilmente origini galliche che fanno pensare a Valle di Lefe (dal nome Leufo), in dialetto poi trasformatosi in Vallev' e quindi arrivato fino a noi come il definitivo Valleve. La prima citazione storica documentata sul centro di Valleve è risalente al 1181, quando i primi abitanti praticavano la pastorizia e si dedicavano alla cura delle mandrie durante i periodi estivi. Il medioevo Durante il periodo medievale la zona di Valleve era posta sotto il controllo feudale dei monasteri di Astino e Pontida, ai quali gli abitanti dovevano riconoscere un tributo annuo proveniente dai profitti dell'estrazione di ferro, rame e argento delle miniere locali. L'età moderna Altre date significative per questo piccolo centro sono il 1780 e il 1815 ed in entrambi i casi furono sinonimo di tragedie, legati ai ricordi di due enormi valanghe che investirono la cittadina stessa. Nel 1780 la valanga di neve e terra devastò la chiesa parrocchiale, facendo numerose vittime. Nel 1815 la valanga invase invece il letto del fiume Brembo, causandone lo straripamento, sempre nei pressi della chiesa e, anche in questo caso, produsse danni e fece diverse vittime. L'età contemporanea Successivamente, nel 1874, la chiesa parrocchiale ritornò al centro della vita vallevese, diventando rifugio contro la peste del vaiolo che colpì quelle zone, come testimoniano le iscrizioni presenti ancor oggi nella stessa chiesa. Durante gli anni sessanta numerosi interventi modificarono la morfologia dell'antico borgo medievale, interventi atti a poter accogliere i numerosi turisti diretti alle località sciistiche di Foppolo, San Simone e Carona. Oggi le tre località sono unite in Bremboski, uno dei principali comprensori sciistici della bergamasca. San Simone, nel comune di Valleve, l'unica delle tre a non essere collegata sci ai piedi alle altre, è nota principalmente per l'ottima qualità della neve dovuta alla sua esposizione e collocazione, all'ombra del Monte Cavallo e del Pegherolo. La località dispone di oltre 20 km di piste servite da 3 seggiovie e 2 skilift su un dislivello di circa 400 metri. Simboli Non avendo uno stemma comunale antico si opta per l'utilizzo dello stemma dell'antica famiglia dei Cattaneo. Blasonatura stemma: Semipartito troncato: il primo di rosso alla lettera V d'oro; il secondo di verde alla sbarra d'azzurro: il terzo d'argento al leone di rosso, linguato dello stesso, armato di nero, afferrante con le zampe anteriori la ruota di carro di otto raggi dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune. D.P.R. del 7 novembre 2005. - Classe: G - IPE: 472,37 kWh/mq annum
Mq: 400
Costo: V: 200,000
Serina, in posizione centrale. Elegante villa da ristrutturare disposta su più livelli. Ideale per famiglia numerosa o impresa che vuole investire. Possibilità di ricavare molteplici appartamenti. La condizione dello stabile è buona, non necessità nell'immediato di manutenzione. Possibilità di affittare alcuni appartamenti ancora in buone condizioni. Attorno alla villa è presente un giardino di proprietà. Prezzo trattabile. Serina è un comune italiano di 2.195 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato nell'omonima valle, laterale della val Brembana, dista circa 30 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Le origini del paese sembrano risalire al I secolo a.C. ai tempi della dominazione romana, quando tutta la valle Serina fu riunita sotto il municipio di Bergamo. A tal periodo risalgono i primi insediamenti abitativi, creatisi anche grazie alla scoperta di miniere di ferro nella zona vicina al confine con Dossena. Anche il toponimo risalirebbe all'epoca romana, e parrebbe essere ricollegato a quello del fiume Serio, situato in valle Seriana. Questo che stava ad indicare un flusso o corrente, riconducibile al torrente, omonimo del paese, che attraversa la parte alta della valle. Tuttavia i primi documenti scritti che attestano l'esistenza del borgo risalgono soltanto all'XI secolo, periodo in cui Serina cominciò a ritagliarsi uno spazio importante nell'ambito dei commerci. Difatti da questa conca transitava la via Mercatorum, antica via dei traffici che collegava la val Seriana con l'alta val Brembana, che aveva in Serina il borgo di maggior importanza. A tal riguardo alcuni documenti risalenti al risorgimento italiano, attestano che Serina aveva quasi 1.500 abitanti, addirittura il doppio del vicino centro di San Pellegrino Terme. L'economia visse periodi di grande splendore anche grazie alle miniere romane per l'estrazione del ferro, che permisero lo sviluppo di officine atte alla lavorazione del materiale estratto, che veniva utilizzato per la costruzione di armi e utensili vari in ferro. Anche l'industria laniera trasse benefici dalla presenza del torrente Ambria, che permetteva il funzionamento dei macchinari per la produzione del panno grosso bergamasco. L'epoca medievale vide il centro sottoposto al potere della famiglia guelfa dei Torriani fin dall'anno 1265. Tale influenza durò fino al XV secolo quando l'arrivo della dominazione veneta portò Serina ad essere il capoluogo della Valle Brembana Superiore (con tanto di vicario della Serenissima) ruolo che ricoprì fino al 1797, quando la zona entrò a fare parte della repubblica Cisalpina. Da ricordare che il paese diede i natali, nel 1480, al pittore Jacopo Negretti, meglio conosciuto come Palma il Vecchio. All'interno si possono ammirare opere di grandissimo valore che annoverano tra gli autori Palma il Vecchio, Palma il Giovane ed altri importanti artisti. Notevole è pure la decorazione a stucco operata dagli stuccatori Muzio ed Eugenio Camuzio, suo zio. - Immobile non soggetto all'obbligo di certificazione energetica
Mq: 165
Costo: V: 219,000
Sedrina: soluzioni immobiliari di nuova costruzione. Appartamento da 165 metri quadri commerciali, composto da cucina abitabile, sala, ripostiglio, doppio bagno, doppia camera, box (35 metri quadri), giardino esterno privato fronte e retro abitazione. Possibilità di diverse metrature. Rifiniture a scelta incluse nel prezzo. Box. Possibilità di trattativa. Da vedere! Sedrina è un comune italiano di 2.555 abitanti (chiamati sedrinesi) della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato all'imbocco della val Brembana, dista circa 15 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Il comune fa parte della comunità montana della Valle Brembana. Le origini del paese non sono del tutto chiare, anche se pare che piccoli insediamenti fossero presenti già in epoca romana. A tal riguardo sembra che anche il toponimo risalga a tale periodo, derivando da Sedulina, diminutivo di sede. Tuttavia gli insediamenti non si svilupparono mai in modo consistente, data la posizione molto isolata del borgo, collegato ai centri abitati più a valle soltanto tramite angusti sentieri, per via di una "strozzatura" della valle stessa appena a sud dell'abitato. Le strade più agevoli recavano soltanto a nord, in direzione Zogno e delle sue frazioni, oppure sulla destra orografica della valle, da dove si potevano raggiungere Clanezzo e Brembilla tramite ponti sospesi sul fiume Brembo, già citati in documenti risalenti al II secolo. Tuttavia questo isolamento difese il borgo in occasione delle invasioni barbariche e delle lotte di fazione tra guelfi e ghibellini. In epoca medievale venne inserito nei territori gestiti dal Vescovo di Bergamo, ed unito amministrativamente ad Almè, da cui si separò nel corso del XIV secolo per formare il comune di Sedrina e Stabello con l'omonimo borgo posto più a nord (ora legato a Zogno). L'arrivo della Repubblica di Venezia segnò una svolta nell'esistenza del paese: la Serenissima decise la costruzione di una strada, la via Priula, che collegava direttamente la città di Bergamo con la valle Brembana passando per Sedrina. Terminata nel 1593, quest'opera assai ardita tolse dall'isolamento commerciale Sedrina ed i paesi limitrofi grazie ad un intervento, chiamato le chiavi della Botta, che permise di superare gli ostacoli naturali siti in località Botta. Secondo studiosi bergamaschi, tra cui Bortolo Belotti, le chiavi erano costituite da una serie di archi appoggiati alla parete di roccia e fissati ad essa tramite delle catene, su cui passava la strada. Un tratto lungo soltanto 200 metri, tanto indispensabile quanto pericoloso, poiché soltanto un piccolissimo muretto, alto pochi centimetri, proteggeva commercianti, viandanti, animali e carichi al seguito, dal precipizio. La costruzione dell'opera comportò infatti ingenti perdite tra gli operai, a causa dei cedimenti di piccole parti di parete e fatali distrazioni che si trasformavano in tragedia. Sono ancora presenti ed utilizzati, i caratteristici ponti che collegano Sedrina con i paesi limitrofi, Ubiale Clanezzo e Brembilla. - Classe: B - IPE: 33,40 kWh/mq annum
Mq: 70
Costo: V: 55,000
San Giovanni Bianco, Valle Brembana, zona collinare Cornalita. A pochi passi dal centro di San Giovanni Bianco appartamento composto da ingresso, cucinotto, due camere, bagno e balcone. Termoautonomo. La soluzioni immobiliare si trova in una casetta composta da poche unità abitative. Zona tranquilla e ben soleggiata. Prezzo interessante! San Giovanni Bianco è un comune italiano di 4844 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato in Val Brembana, dista circa 28 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Dal 2015 il Comune di San Giovanni Bianco fa parte del Polo Culturale "Mercatorum e Priula / vie di migranti, artisti, dei Tasso e di Arlecchino", nato nel 2015 da una convenzione firmata con i Comuni brembani di Camerata Cornello e Dossena per valorizzare i beni artistici, architettonici, storici, ambientali del territorio. Storia Da sempre il paese è considerato uno dei centri principali dell'intera valle Brembana, e probabilmente vide i primi insediamenti stabili sul territorio già in epoca romana. Si sa che i Romani si stanziarono nella valle già nel II secolo a.C. ed inclusero il paese, unitamente ai borghi limitrofi, in un pagus denominato pagus brembanus. Qui sfruttarono le risorse minerarie (principalmente ferro) presenti nei monti circostanti, e crearono numerose vie di collegamento con il vicino pagus Saturnius (posto in Val Seriana), anch'esso con una florida attività estrattiva. Anche il nome del paese deriva dalla ricchezza mineraria del sottosuolo: infatti se San Giovanni è il patrono del paese, con l'aggettivo bianco si vuole sottolineare la grande presenza di formazioni calcaree di quel colore. L'attività estrattiva fece la fortuna del borgo che prosperò anche durante il medioevo, quando la zona venne interessata da un crescente sviluppo demografico dovuto alle migliorate condizioni di vita, ma anche all'immigrazione di numerosi nuclei in fuga dalle lotte fratricide tra guelfi e ghibellini. In queste zone, soggette alla dominazione della famiglia dei Visconti, era notevole l'influenza ghibellina, che tuttavia non provocò alcun tipo di scontro. I commerci vennero favoriti inoltre dalla presenza della via Mercatorum, che collegava il capoluogo con l'alta valle, nonché dalla vicinanza con la val Taleggio, che confluisce proprio all'estremità nord dell'abitato e che offriva la possibilità di raggiungere la Valsassina e la città di Lecco. Con l'avvento della dominazione veneta i commerci ebbero un ulteriore incremento, anche grazie alla costruzione di un'altra strada, la Via Priula, che collegava Bergamo con il Canton Grigioni e che passava proprio dal centro del paese. Le principali famiglie del paese allacciarono importanti rapporti con la Serenissima, tanto da rivestire ruoli di primo piano sia nella città lagunare che nel capoluogo orobico. Questa situazione permise anche lo sviluppo di un grande interscambio di manodopera, provocando parecchia emigrazione verso Venezia. - Classe: G - IPE: 447,88 kWh/mq annum
Mq: 85
Costo: V: 79,000
Ubiale Clanezzo - In piccolo contesto condominiale, grazioso appartamento al secondo piano, composto da: cucina abitabile, ampio soggiorno, camera matrimoniale, seconda camera, bagno, veranda-ripostiglio, doppio balcone. Al piano terra ampio scantinato, posto auto. Prezzo interessante e trattabile. Ubiale Clanezzo è un comune italiano di 1 404 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Composto dai due borghi di Ubiale e Clanezzo, e situato all'imbocco della Val Brembana, dista circa 16 chilometri a nord dal capoluogo orobico. La posizione, che colloca i due borghi in una zona in cui si verifica la confluenza tra le valli Brembilla, Imagna e Brembana, ha creato i presupposti per insediamenti umani fin dalla preistoria. Risalgono infatti al paleolitico superiore (databili attorno al X millennio a.C.), alcuni reperti archeologici riconducibili ad abitanti che si ritiene appartenessero ad insediamenti numericamente rilevanti e con una buona organizzazione, rinvenuti in località Piane o nelle grotte di Costa Cavallina, o in quelle denominate Büs dei Cornei e Büs di Laür. L'edificio di maggior richiamo sia artistico che storico è il castello di Clanezzo. Situato in posizione dominante e risalente al periodo medievale, ma ricostruito nel XVII secolo, è attualmente utilizzato anche per feste e banchetti privati. Presenta un ottimo stato di conservazione sia della struttura che delle torri, frutto di numerosi interventi di restauro. Sempre in ambito medievale merita menzione il ponte di Attone, edificato per conto del conte di Lecco Attone di Guiberto, interessato da un recente intervento di recupero, bellissimo esempio di architettura che permetteva il superamento del torrente Imagna collegando Clanezzo con Almenno. Nelle immediate vicinanze si può ammirare anche la dogana di Clanezzo, anch'essa in ottimo stato di conservazione. In ambito religioso meritano menzione sia la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e San Bernardino di Ubiale che la chiesa parrocchiale di San Gottardo di Clanezzo. La prima, costruita nel 1738, custodisce opere di tutto rispetto, tra cui spicca un dipinto di Maria con i due santi patroni, opera di Vincenzo Angelo Orelli. La seconda chiesa invece risale al XVII secolo, anche se presenta un sostanziale rifacimento di due secoli più tardi: al proprio interno si trovano dipinti di Gioacchino Manzoni e della scuola di Carlo Ceresa. In epoca medievale i due borghi di Ubiale e Clanezzo risultavano essere aggregati al vicino centro di Brambilla, rendendosi autonomi da esso tra il XV ed il XVI secolo con il nome di Brambilla Vecchia. In quel tempo il neonato comune assorbì entro i propri confini anche le porzioni territoriali di Strozza e Capizzone poste alla sinistra del torrente Imagna. - Classe: G - IPE: 51,74 kWh/mq annum
Mq: 330
Costo: V: 125,000
Circondata dal verde di colline, in posizione panoramica, grande casa indipendente con circa 600 mq di terreno di proprietà. Possibilità di maggior terreno. La soluzione immobiliare è composta da più appartamenti. Lo stabile necessità di interventi di ristrutturazione. Servita da strada e utenze. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Il Medioevo Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. L'età contemporanea Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. Architetture civili Museo della Valle Il Museo della Valle, situato in un edificio seicentesco del centro storico, espone in dodici sale una ricca serie di reperti sulla società agricola e contadina della valle. Museo di San Lorenzo È da ricordare inoltre il Museo di San Lorenzo. - Immobile non soggetto all'obbligo di certificazione energetica
Mq: 65
Costo: V: 159,000
Selvino, in nuova villetta quadrifamiliare, appartamento posto al piano terra, composto da soggiorno con angolo cottura e predisposizione camino/stufa pellet, disimpegno, ripostiglio, camera, cameretta/studio, bagno. Giardino privato con doppia esposizione, cantina e box. Rifiniture di alto livello. Posizione di pregio! Selvino, è un comune italiano di 2.038 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Posto sull'altipiano che sovrasta la val Seriana, dista circa 22 chilometri a nord-est dal capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Seriana. Il nucleo abitativo di Selvino si sviluppa su un altopiano compreso tra i 920 ed i 950 m s.l.m. che, delimitato dai monti Perello, Podona, Poieto e Purito, è posto sullo spartiacque tra la val Seriana e la val Brembana. Difatti, nonostante sia geograficamente che storicamente venga considerato parte della val Seriana, metà del suo territorio ricade nell'impluvio della val Serina, tributaria della val Brembana. I suoi confini amministrativi sono dati a Nord con la sottostante Rigosa ed a Nord-Ovest con Sambusita, entrambe frazioni di Algua; a Nord-Est con Aviatico, posto ad un'altezza leggermente superiore, con cui forma il comprensorio dell'altopiano, mentre ad Est con Ama, piccola frazione di Aviatico. A Sud-Est sono le pendici del monte Purito a suddividerlo amministrativamente da Albino, nei pressi della località Pià della Luera, mentre a Sud è delimitato da Nembro poco più a monte dell'abitato di Trevasco San Vito, frazione di quest'ultimo. Infine ad Ovest è il monte Podona a delimitarlo dal borgo di Salmezza, anch'esso competenza territoriale di Nembro. Per ciò che concerne l'idrografia, non sono molti i corsi d'acqua che attraversano il territorio comunale. Si tratta per lo più di piccoli torrenti che raccolgono le acque in eccesso provenienti dai monti circostanti, e si sviluppano poi nel fondovalle seriano. Tra i principali vi sono il Cantor, che si sviluppa sul versante della val Serina e si getta nell'Ambriola, e l'Albina, che scende invece verso la val Seriana e confluisce nel fiume Serio presso Albino. In ambito artistico ed architettonico il luogo più importante è il Santuario della Madonna di Perello. Posto sulle pendici dell'omonimo monte, sulla strada che da Selvino porta alla Valle Serina, pur appartenendo amministrativamente al territorio di Algua, è da sempre considerato il principale edificio di culto della zona. Anticamente denominato Oratorio della Beata Vergine Maria ed Elisabetta nel Bosco del Perello e collocato in mezzo ai boschi, fu edificato nel XVI secolo in un luogo in cui la leggenda vuole che ad un contadino locale apparve per quattro volte la Madonna (o Santa Elisabetta) chiedendo la costruzione di una chiesa. La struttura è costituita da tre chiese quasi sovrapposte, un campanile e locali per ospitare i pellegrini. All'interno si trovano affreschi del XVI secolo. - Classe: C
Mq: 60
Costo: V: 159,000
Sulle piste di Foppolo: spazioso bilocale nuovissimo vicino agli impianti di risalita del comprensorio Bremboski. Soggiorno con angolo cottura, disimpegno, camera e bagno. Presente Box. Rifiniture di alto livello. Foppolo è un comune italiano di 207 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato in Alta Val Brembana, dista circa 58 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Il territorio di Foppolo si divide in parecchie contrade: Arale, Costa, Moretti, Piano, Rovera, Sponda, Teggie, Cortivo, e Vendulaperto. Molte di queste sono disabitate, ma mantengono intatto lo stile rurale che le ha contraddistinte nel corso dei secoli. Il nucleo storico invece ha visto stravolgere il proprio aspetto nel nome del turismo: centinaia di appartamenti, adibiti alla funzione di “seconde case”, costruiti un po' ovunque, hanno completamente snaturato l'originale paesaggio. Dal punto di vista storico, si può ancora ammirare la chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta. Edificata nel XVIII secolo in luogo di un'altra, originaria del XV secolo distrutta da una valanga, è composta da tre altari e custodisce opere di buon pregio, tra le quali una Pietà in legno del XV secolo. Si possono ancora ammirare le varie contrade di antica realizzazione, rimaste ancora intatte. Le sempre crescenti offerte turistiche di Foppolo si basano sull'ottima posizione geografica del paese. Numerose sono infatti le possibilità che vengono offerte al turista: in estate si possono compiere numerosissime escursioni, adatte ad ogni tipo di utenza, tra le quali spiccano quelle ai vicini Monte Toro e Pegherolo, al passo di Valcervia, del Porcile e del Dordona, dove si possono ancora vedere le trincee verso la Valtellina, ma anche ai laghi Moro, Foppa e Delle Trote, tutti abbondantemente al di sopra di quota 2000 metri s.l.m. La conca di Foppolo è circondata dai Monte Valgussera (2200 m), Pizzo del Vescovo (2175 m), Pizzo Corno Stella (2621 m), Monte Toro (2524 m), Monte Cadelle (2483 m), Monte Valegino (2415 m), Monte Arete (2227 m), Monte Cavallo (2323 m sopra San Simone) e il Monte Pegherolo (2369 m). Durante il periodo invernale Foppolo diventa il centro sciistico più importante delle Orobie bergamasche, con una grande quantità di piste da sci. La località sciistica è collegata, sci ai piedi, con le piste di Carona Carisole creando un comprensorio con 12 impianti che servono 26 piste per un totale di circa 30 km da un'altezza di 1635 m a 2200 m del Monte Valgussera. A Foppolo è presente anche una pista da fondo in località Convento con un percorso da 3 km circa. Il tutto con una grande scuola sci, Scuola Italiana Sci Alta Valle Brembana (che comprende tutte le località della Valle Brembana), la Scuola Sci 90 di Foppolo, la Scuola Brembo Extreme Foppolo, la Shedschool di Foppolo e la Scuola Sci San Simone. A Foppolo è presente anche uno snowpark curato dai ragazzi della ShedSchool in località K2, servito da una nuova manovia. - Classe: C - IPE: 105,32 kWh/mq annum
Mq: 500
Costo: Riservato
Nel cuore di Zogno, a pochi passi da tutti i servizi, disponiamo si porzione di fabbricato comprendente due negozi con vetrina su strada di forte passaggio, uno dei quali attualmente affittato; due grandi trilocali recentemente ristrutturati, uno de quali comprendente elementi di pregio architettonico e grande terrazza vivibile, infine due bilocali anch'essi ristrutturati ideali da mettere a reddito. Tutte le soluzioni sono termoautonome con doppi vetri. Ideale per più famiglie. Trattative riservate presso i nostri uffici. Possibilità di box. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Il Medioevo Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. L'età contemporanea Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. - Classe: D - IPE: 112,22 kWh/mq annum
Mq: 130
Costo: V: 165,000
Zogno centralissimo: Appartamento posto al terzo e ultimo piano, composto da ingresso, cucina ristrutturata, doppia camera da letto, bagno, balcone verandato, soffitta. Termoautonomo. Possibilità di box. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Il Medioevo Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. L'età contemporanea Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello di parte guelfa, distrutto dai Visconti prima di consegnarlo alla repubblica veneta, dopo la pace di Lodi. L'interno custodisce la serie seicentesca dei Misteri del Rosario di Francesco Zucco. - Immobile non soggetto all'obbligo di certificazione energetica