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Scheda Agenzia Immobiliare SI Servizi Immobiliari (42554)

TROVATI NR:147
SI Servizi Immobiliari

Via Cavour - ZOGNO (BG)

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1

Mq: 82

Costo: V: 115,000

ZOGNO (BG)
QUART:

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-57979251 ; A206

Valle Brembana-Endenna, zona residenziale. Appartamento con ingresso indipendente posto al piano terra con box e ampia cantina. La soluzione immobiliare è composta da soggiorno, cucina separata, camera matrimoniale, cameretta, grande bagno, ripostiglio. Ampio giardino condominiale esterno. L'appartamento è in palazzina condominiale, ma dispone di ingresso pedonale e carrale indipendente. Prezzo trattabile. Zogno si trova a 7 Km dalla rinomata località termale di San Pellegrino Terme dove potete trovare le prestigiose QC Terme. Endenna, residential area. Apartment with own entrance on the ground floor with a box on the side and a large cellar. The real estate solution is composed of a living room, separate kitchen, double bedroom, single bedroom, bathroom, utility room. Large garden outside. The apartment is in a building, but it has its own separate pedestrian and vehicular entrances. In the dining room there is a fireplace never used. Completely repainted. Price is negotiable. Zogno è posto a 16 chilometri da Bergamo sulla sponda destra del fiume Brembo. Raggruppa intorno alla chiesa e allinea lungo i bordi della strada provinciale i nuclei principali delle sue abitazioni. Il resto è disseminato qua e là sui fianchi dei monti che lo cingono, come un arco di cerchio che comincia ai Ponti di Sedrina e va fin oltre la località di Ambria. Negli ultimi anni Zogno è divenuto centro servizi per la Valle Brembana. A Zogno sono raggruppati i principali servizi pubblici a servizio della Valle Brembana. Una serie di eventi nel corso di tutto l'anno, promuovono il commercio e la rete di micro imprese. Zogno, nel 2014, da una classifica del ministero dell'Economia, risultava primo in Bergamasca per qualità di vita. Zogno è famosa sui libri di speleologia per le Grotte delle Meraviglie. Esplorate per la prima volta nel 1932 dal Gruppo di speleologi guidato da Ermenegildo Zanchi, furono in breve tempo fra le prime grotte turistiche d'Italia (1939). Il complesso delle Grotte delle Meraviglie, pur nella sua modesta estensione, presenta spunti di notevole interesse sia per la comprensione delle vicende geologiche legate alla formazione della cavità, sia per i fenomeni carsici che vi sono riccamente rappresentati. Un complesso di gallerie di antica formazione, irregolarmente circolari che confluiscono in stupende grotte. Fra queste, la zona più spettacolare è quella del "Labirinto" (Büs de la Marta), che si sviluppa prevalentemente in una sala di ampie dimensioni e dalla volta altissima arricchita dalle più svariate decorazioni calcaree. Stalagmiti di varie forme e dimensioni vanno ad incontrare le stalattiti, costruendo una serie interessante di colonne. Il contesto ricco di fascino e debitamente illuminato, rende la visita stimolante e piacevole. Da alcuni anni la gestione è affidata al gruppo speleologico "Grotte delle Meraviglie" che, oltre ad un continuo studio dell'interno, ne segue anche il comportamento e ne gestisce le visite. - Classe: G - IPE: 290,04 kWh/mq annum

2

Mq: 135

Costo: V: 49,000

VAL BREMBILLA (BG)
QUART:

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-58510781 ; R6

Gerosa, Val Brembilla: in una delle antiche contrade di Gerosa, caratteristica porzione di rustico di testa cielo-terra. In posizione dominante gode di splendida vista. La contrada è servita da acqua, corrente e fogna. Brembilla è la sede comunale di Val Brembilla in provincia di Bergamo. Già comune autonomo con frazioni Cadelfoglia, Camorone, Catremerio, Cavaglia, Cerro, Forcella, Laxolo, Malentrata e Sant'Antonio Abbandonato, il 21 gennaio 2014 è confluito nel nuovo ente assieme al comune di Gerosa. Le origini del paese non sono completamente note, data la mancanza di riscontri certi. Si presume che alcuni piccoli insediamenti fossero già presenti ai tempi dei Romani e delle successive dominazioni, dato che la zona era inscritta in quella vasta porzione di terra chiamata Lemine. Il toponimo indicherebbe il corso d'acqua chiamato appunto Brembilla che, attraversando il paese, sfocia nel vicino Brembo. Questo risalirebbe al Medioevo, periodo durante il quale il paese, composto da numerosissime contrade, cominciò ad assumere una certa importanza. Va detto che in quel tempo parlando di Brembilla si intendeva un territorio molto più ampio del semplice centro abitato: ci si riferiva ad una zona comprendente tutta l'attuale valle Brembilla, ed i paesi della Valle Imagna posti sul monte Ubione. Ed è proprio durante l'epoca medievale che il borgo vide imperversare scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini. Di fazione ghibellina, Brembilla si trovò contrapposta a numerosi paesi limitrofi, tra i quali quasi tutta la valle Imagna, e vide tra i suoi elementi più rappresentativi Eugenio, Simone, Zavino e Mogna della locale famiglia dei Carminati. In tutta la zona sorsero numerose costruzioni difensive, e Brembilla si dotò di fortificazioni quasi inespugnabili, in primis il castello sul monte Ubione, costruito nel X secolo. Forte di una grande quantità di uomini il borgo tenne testa agli avversari i quali però, nel 1402, riuscirono ad avere la meglio. Venne decisa la distruzione del castello, i cui portoni vennero portati in trionfo dai Guelfi nel vicino paese di San Giovanni Bianco. I ghibellini chiesero quindi aiuto ai Visconti, signori di Milano, che intervennero riuscendo a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio sulle valli della zona. Il modo con cui infierirono sugli avversari portò i guelfi a cercare più volte la vendetta con ulteriori uccisioni. Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo, anche se il rancore guelfo dava spesso seguito a rivolte poi soffocate con le armi. Monumenti e luoghi d'interesse La chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, è stata edificata al termine del XIX secolo in stile neogotico su progetto di Elia Fornoni. Presenta intarsi di buona fattura di scuola locale. - Immobile non soggetto all'obbligo di certificazione energetica

3

Mq: 175

Costo: V: 430,000

BERGAMO (BG)
QUART: VALTESSE

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-113484637 ; E154

Bergamo - Parco dei colli: Porzione di cascina cielo-terra con annesso giardino e ca. 30.000 mq di terreno, nello splendido contesto naturalistico del Parco dei Colli di Bergamo. La soluzione si trova nel quartiere di San Colombano, all'interno di un cascinale frazionato composto da quattro unità abitative. La soluzione si sviluppa su tre livelli: piano rialzato soggiorno con camino, cucina, bagno e terrazza. Piano primo, composto da soggiorno con angolo cottura, disimpegno, bagno, camera matrimoniale, camera singola. Al piano seminterrato sono presenti due grandi scantinati, un locale tecnico, bagnetto, portico e cortile. Stupenda vista su città alta. Di fronte all'immobile vi è un cortile di proprietà, oltre il quale si sviluppa il terreno di proprietà. La parte terrazzata è suddivisa in una prima area adibita a giardino, una seconda a frutteto, per poi terminare nel bosco. Nel terreno sono presenti una tettoia servita da strada ed un pollaio. Bergamo è un comune italiano di 119 381 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Lombardia. È il quarto comune della regione per popolazione dopo Milano, Brescia e Monza: la città e il suo hinterland contano 483 214 abitanti distribuiti su una superficie di 341,33 km². La città di Bergamo è divisa in due parti distinte, la Città Alta, con un centro storico cinto da mura, che, come si può intuire dal nome, è la parte in altitudine più elevata, e la Città Bassa, la quale, nonostante sia anch'essa di origine antica e conservi i suoi borghi storici, è stata resa in parte più moderna da interventi recenti di urbanizzazione. Bergamo è anche soprannominata "Città dei Mille" per via del cospicuo numero di volontari bergamaschi (circa 180)[7] che prese parte alla spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi contro l'esercito borbonico nel Regno delle Due Sicilie durante il Risorgimento (dal 5 maggio al 26 ottobre 1860). La prima occupazione è quella dei Galli, Cenomani e Senoni. In latino è conosciuta come Bergomum. La Gallia Transpadana viene quindi annessa alla Repubblica romana in espansione, e dal 49 a.C. anche Bergomum diviene un Municipio romano. I romani riedificano il centro secondo gli assi cardo-decumano. A seguito della caduta dell'Impero, Bergomum è ripetutamente saccheggiata, fino all'arrivo dei Longobardi nel 569, che vi insediano un Ducato. In questo periodo a Bergamo vi fiorirono le seguenti potenti famiglie longobarde: Suardi, Colleoni, Crotti, Rivola, Mozzi, Martinengo. Spodestati nel 774 dai Franchi, la città viene retta da una serie di vescovi-conti. Dal 1098 Bergamo è Libero comune, e dopo un paio di guerre con Brescia si unisce alla Lega Lombarda contro l'imperatore Federico Barbarossa. A partire dal XIII secolo, nell'ambito delle lotte tra guelfi e ghibellini, Bergamo cade sotto l'influenza dei Visconti di Milano, che fortificano la Cittadella. - Classe: F - IPE: 166,31 kWh/mq annum

4

Mq: 53

Costo: F: 320

COSTA SERINA (BG)
QUART: ASCENSIONE

Appartamento AFFITTO Cod: IT-BG-42554-1-152662784 ; BIL71

Costa Serina - Ascensione: in piccolo borgo disponiamo di ampio bilocale parzialmente ristrutturato così composto: soggiorno con angolo cottura e caminetto, disimpegno, bagno e grande camera da letto divisa da parete mobile. La soluzione è interamente arredata e parzialmente corredata. Perfetta sia come casa vacanze sia come soluzione residenziale, infatti l'immobile si trova a pochi passi dai principali servizi: fermata autobus, scuole, mini market. Ampio parcheggio antistante l'abitazione. Costa Serina è un comune situato all'inizio della Valle Serina. Le origine del paese sembrano risalire al I secolo a.C. ai tempi della dominazione romana, quando tutta la valle Serina fu riunita sotto il municipio di Bergamo. Costa Serina si trova a pochi chilometri da San Pellegrino Terme. Costa Serina (Còsta in dialetto bergamasco) è un comune italiano della provincia di Bergamo, in Lombardia. È situato in val Serina, trasversale della val Brembana e dista circa 30 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Il comune è composto, oltre al capoluogo, da tre frazioni: Ambriola, Ascensione e Trafficanti. Le origine del paese sembrano risalire al I secolo a.C. ai tempi della dominazione romana, quando tutta la valle Serina fu riunita sotto il municipio di Bergamo. I primi documenti scritti che attestano l'esistenza del paese risalgono tuttavia all'anno 1186, quando si fa menzione di una concessione elargita dal vescovo di Bergamo ad alcuni abitanti della zona, mediante il prete del borgo. In epoca medievale il paese assunse un ruolo di notevole importanza nell'ambito dell'intera val Serina. In quel periodo il comune aveva la denominazione di Costa di Sambusita e fu uno dei primi della zona ad autoregolamentarsi mediante un proprio statuto comunale: nel proprio territorio comprendeva anche le località di Sambusita e di Rigosa, ora invece riunite nel comune di Algua, e tutti i piccoli nuclei abitativi posti alla sinistra del torrente Serina. Soltanto nel corso del XV secolo il paese cambiò denominazione, assumendo l'attuale Costa Serina. In quel tempo questi posti ricoprivano un ruolo importantissimo nella comunicazione delle merci tra le valli Seriana e Brembana, grazie alla presenza di una via transitabile dai commercianti, chiamata via Mercatorum. Ancor oggi questa attività viene ricordata dal toponimo di una delle frazioni: Trafficanti sta difatti a ricordare l'importante attività dei commerci (dei traffici) che questo territorio ha vissuto. In tempi più recenti, precisamente durante il ventennio fascista, il comune venne accorpato ai vicini Bracca e Rigosa, assumendo la denominazione di Bracca di Costa Serina. Soltanto nel 1961 i paesi determinarono una nuova e definitiva scissione, prendendo quelle che sono le attuali denominazioni e conformazioni territoriali. Attualmente il paese, dopo anni di continuo spopolamento, sta vivendo una nuova fase di splendore, grazie all'impulso dato dal turismo, sia estivo che invernale. - Classe: F - IPE: 234,60 kWh/mq annum

5

Mq: 75

Costo: V: 60,000

ZOGNO (BG)
QUART: POSCANTE

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-137615792 ; e23

Poscante: In posizione soleggiata e dominante, rustico da ristrutturare con circa 22.000 mq. di terreno boschivo e prato. Tetto e soletta rifatti recentemente. Presenza di acqua. Raggiungibile da poche centinaia di metri di sentiero. Possibilità di vendita anche del solo rustico o dei soli terreni. Da vedere! Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Il Medioevo Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. L'età contemporanea Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello di parte guelfa, distrutto dai Visconti prima di consegnarlo alla repubblica veneta. - Immobile non soggetto all'obbligo di certificazione energetica

6

Mq: 215

Costo: V: 200,000

SERINA (BG)
QUART:

Villa VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-144633261 ; E166

In Valle Serina, tra la Valle Brembana e la Valle Seriana, Serina - In zona tranquilla ma ben servita, villetta con rustico adiacente recentemente ristrutturati. Ideale per chi cerca pace e serenità. Soluzione su due livelli, al piano terra ampio soggiorno con cucina, bagno di servizio con doccia, dispensa, salotto con splendido camino in stile montano in mattoni e legno. Al piano superiore due camere matrimoniali, bagno con vasca e balcone con incantevole vista sull'ampio giardino e sulla zona circostante. Spazioso locale di sgombero dove poter ricavare altre stanze e ulteriore bagno. Area verde circostante di proprietà con posti auto. Possibilità di acquisto anche ammobiliato. Serina è a soli 12 Km dal rinomato centro Termale San Pellegrino Terme. Serina è un comune italiano di 2.195 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato nell'omonima valle, laterale della val Brembana, dista circa 30 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Storia Le origini del paese sembrano risalire al I secolo a.C. ai tempi della dominazione romana, quando tutta la valle Serina fu riunita sotto il municipio di Bergamo. A tal periodo risalgono i primi insediamenti abitativi, creatisi anche grazie alla scoperta di miniere di ferro nella zona vicina al confine con Dossena. Anche il toponimo risalirebbe all'epoca romana, e parrebbe essere ricollegato a quello del fiume Serio, situato in valle Seriana. Questo che stava ad indicare un flusso o corrente, riconducibile al torrente, omonimo del paese, che attraversa la parte alta della valle. Tuttavia i primi documenti scritti che attestano l'esistenza del borgo risalgono soltanto all'XI secolo, periodo in cui Serina cominciò a ritagliarsi uno spazio importante nell'ambito dei commerci. Difatti da questa conca transitava la via Mercatorum, antica via dei traffici che collegava la val Seriana con l'alta val Brembana, che aveva in Serina il borgo di maggior importanza. A tal riguardo, alcuni documenti risalenti al risorgimento italiano, attestano che Serina aveva quasi 1.500 abitanti, addirittura il doppio del vicino centro di San Pellegrino Terme. L'economia visse periodi di grande splendore anche grazie alle miniere romane per l'estrazione del ferro, che permisero lo sviluppo di officine atte alla lavorazione del materiale estratto, che veniva utilizzato per la costruzione di armi e utensili vari in ferro. Anche l'industria laniera trasse benefici dalla presenza del torrente Ambria, che permetteva il funzionamento dei macchinari per la produzione del panno grosso bergamasco. L'epoca medievale vide il centro sottoposto al potere della famiglia guelfa dei Torriani fin dall'anno 1265. Tale influenza durò fino al XV secolo quando l'arrivo della dominazione veneta portò Serina ad essere il capoluogo della Valle Brembana Superiore (con tanto di vicario della Serenissima) ruolo che ricoprì fino al 1797, quando la zona entrò a fare parte della repubblica Cisalpina. - Classe: G - IPE: 371,88 kWh/mq annum

7

Mq: 110

Costo: V: 190,000

MOIO DE' CALVI (BG)
QUART:

Villa VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-104999090 ; E113

Media Valle Brembana, Moio De' Calvi - in splendida posizione soleggiata e ben esposta, villa di testa indipendente con grande giardino esclusivo. Piano terra grande soggiorno con caminetto, cucina a vista, bagno di servizio. Piano superiore camere da letto, bagno padronale e grande terrazza. Ottime rifiniture. Possibilità di affitto riscatto o vendita a rate. Prezzo trattabile! Moio de Calvi è un comune italiano di 213 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato nell'alta Val Brembana, dista circa 40 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Piccolo borgo incastonato tra i monti, non annovera episodi di spessore nella sua storia. Storia fatta dalla quotidianità dei propri abitanti, da sempre dediti al lavoro che la natura offre, dall'allevamento alla produzione del carbone di legna. Come per molti altri borghi vicini, si pensa tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all'epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall'impeto delle orde conquistatrici. Il toponimo invece dovrebbe derivare dal latino volgarizzato Molleus, indicante un luogo umido, mentre la dicitura De' Calvi è stata aggiunta nel 1863, con Regio Decreto 28 giugno 1863, n. 1.426. Scarse sono le notizie del paese fino all'epoca medievale, quando venne posto nel feudo facente capo alla famiglia ghibellina dei Visconti, che diedero il permesso, ad ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. Nonostante questo non ci sono giunti documenti che attestano di lotte avvenute sul suolo comunale. Nel corso del XVI secolo il paese, dopo essere entrato a far parte della Repubblica di Venezia, fu inserito nel distretto amministrativo della Valle Brembana Oltre la Goggia, che comprendeva tutti i comuni dell'alta valle, con capoluogo posto a Valnegra e godeva di sgravi fiscali e numerosi privilegi. In quel periodo venne a stabilirsi la famiglia dei Calvi che creò una propria riserva di caccia. I discendenti della famiglia si integrarono con gli altri abitanti, tanto che ancor oggi è possibile notare una discontinuità tra gli edifici, taluni di matrice contadina e rurale, altri influenzati dall'architettura veneziana. Nel 1927 il regime fascista fece una grande opera di accorpamento tra parecchi comuni del Regno d'Italia. Fu il caso anche di Moio, che si trovò aggregato ai vicini Valnegra, Piazza Brembana e Lenna in un unico comune denominato San Martino de' Calvi[6]. Soltanto nel 1956 i comuni si separarono nuovamente, assumendo l'attuale conformazione. Il territorio comunale offre ottimi colpi d'occhio, grazie al contesto naturalistico in cui è immerso. Numerose sono quindi le possibilità di escursioni sui monti circostanti, adatte ad ogni esigenza: dal principiante all'utente più esperto ed esigente. Molto particolare è la chiesa parrocchiale, dedicata a San Mattia. Edificata al termine del XV secolo e ristrutturata due secoli più tardi. - Classe: E - IPE: 142,20 kWh/mq annum

8

Mq: 85

Costo: V: 55,000

CORNALBA (BG)
QUART:

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-152482354 ; R20

In Valle Serina, tra la Valle Brembana e la Valle Seriana - Cornalba: in posizione soleggiata e circondato dal verde, rustico da ristrutturare disposto su due livelli, con ca. 5.300 mq. di terreno circostante. Raggiungibile da poche centinaia di metri di sentiero. Il tetto è stato rifatto recentemente. Cornalba è situato in Valle Serina. L’ambiente della valle è quello caratteristico delle PreAlpi Orobie, con cime frastagliate e bianche immerse in una natura incontaminata. Per raggiungere Cornalba si attraverserà la stretta e tortuosa gola dell’Orrido di Bracca, al cui interno scaturiscono le sorgenti della nota acqua minerale. Cornalba è situato in Valle Serina. L’ambiente della valle è quello caratteristico delle PreAlpi Orobie, con cime frastagliate e bianche immerse in una natura incontaminata. Per raggiungere Cornalba si attravera la stretta e tortuosa gola dell’Orrido di Bracca, al cui interno scaturiscono le sorgenti della nota acqua minerale. Cornalba (Cornalba in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 310 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato in val Serina, laterale della val Brembana, dista circa 33 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Storia L'antichità Le origini del paese sembrano risalire al I secolo a.C. ai tempi della dominazione romana, quando tutta la valle Serina fu riunita sotto il municipio di Bergamo. Anche l'origine etimologica del toponimo sembrerebbe risalire a quel periodo: i vocaboli latini cornus (in italiano roccia), e albus (bianco), fanno chiaramente riferimento alla parete di roccia bianca che sovrasta il paese. Anche il poeta Virgilio, in un suo viaggio in queste zone, rimase colpito dall'amenità del luogo, tanto da ritenere la parete rocciosa una residenza degli dèi. La storia di questo piccolo borgo montano è sempre stata legata ai ritmi scanditi dalla natura, senza avvenimenti di particolare rilievo. Il Medioevo e l'età moderna Si narra che nella zona fosse presente, in epoca medievale, un castello con tanto di piccolo esercito assoldato dal proprietario dal maniero. A tal riguardo non esistono né documenti, né tantomeno resti della costruzione, tanto da far pensare che il tutto faccia parte di leggende tramandate dagli abitanti. Altri racconti ricordano che la zona era infestata da briganti e taglieggiatori, che assalivano i viandanti, rapinandoli dei loro averi. Il territorio comunale era infatti attraversato dalla via Mercatorum, tracciato che collegava la val Seriana con l'alta val Brembana, permettendo agli abitanti di godere degli effetti benefici del commercio. Con la costruzione della via Priula, questa via dei traffici perse via via importanza, costringendo gli abitanti a procurarsi il sostentamento con l'agricoltura e l'allevamento. Soltanto negli ultimi decenni si è sviluppata notevolmente l'industria turistica, che ha reso Cornalba una località rinomata per la tranquillità che offre. - Immobile non soggetto all'obbligo di certificazione energetica

9

Mq: 80

Costo: V: 50,000

ZOGNO (BG)
QUART: POSCANTE

Appartamento VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-68448883 ; A222

Zogno - Poscante: in porzione di casetta, appartamento composto da ingresso, cucina con soggiorno, salotto, camera matrimoniale, cameretta e bagno. Balcone. Presente box, cantina ed un piccolo ripostiglio (angolo lavanderia). Ingresso indipendente. Termoautonomo. Senza spese condominiali. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Il Medioevo Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. L'età contemporanea Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello di parte guelfa, distrutto dai Visconti prima di consegnarlo alla repubblica veneta, dopo la pace di Lodi. - Classe: G - IPE: 272,97 kWh/mq annum

10

Mq: 70

Costo: V: 23,000

VAL BREMBILLA (BG)
QUART:

Rustico - Cascina VENDITA Cod: IT-BG-42554-1-113484640 ; R2

Gerosa, Valle Brembilla. In caratteristica contrada, porzione di rustico cielo-terra disposto su tre livelli composto da due stanze, cucina e solaio. Da riattare. Tetto nuovo. Servito da utenze quali enel, telefono, acqua e fogna. Luogo ideale per rilassarsi circondati dalla natura e da un bellissimo paesaggio aperto e caratteristico. Le origini del borgo risalgono all'età medievale, quando una maggior antropizzazione del territorio permise la creazione di un nucleo abitativo dalle discrete dimensioni, laddove fino a quel momento erano presenti soltanto sporadiche abitazioni. Anche il significato etimologico risale a quel periodo e deriva dal dialetto bergamasco: "geròs" sta ad indicare un terreno particolarmente ghiaioso, caratteristica che ha impedito che sul territorio si sviluppasse un elevato sfruttamento agricolo. Infatti nel corso dei secoli Gerosa ha sempre mantenuto le caratteristiche del piccolo borgo montano, con un numero limitato di abitanti per lo più dediti a vivere di ciò che la natura forniva loro: conseguentemente le attività principali sono sempre state quelle del pastore, dell'allevatore, del boscaiolo e del carbonaio, ovvero colui che trasformava la legna in carbone vegetale. Successivamente si svilupparono anche attività alternative che impegnarono gli abitanti nelle fornaci e nei mulini, che soddisfacevano i bisogni occupazionali della popolazione. Appena fuori dal centro abitato si trova la Forcella di Bura, piccolo valico che da sempre ha sancito la divisione amministrativa tra la valle Brembilla e l'attigua Valle Taleggio, un tempo divise anche a livello politico, essendo soggette la prima all'influenza della città di Bergamo, mentre la seconda a quella di Milano. Si sa comunque che Gerosa fu soltanto marginalmente interessata dalle lotte di fazione, avvenute in epoca medievale, tra guelfi e ghibellini. Qui infatti non si verificarono episodi di cronaca, anche se spesso persone dei paesi vicini, in fuga dalle persecuzioni perpetrate dall'una o dall'altra parte, si rifugiavano in questi posti isolati. Gli abitanti stessi infatti, al pari di quelli del vicino comune di Blello, cercarono sempre di mantenersi estranei alle dispute di potere, cosa che garantì loro tranquillità al riparo da scontri e ritorsioni sia durante le suddette lotte, sia dopo l'avvento della Repubblica di Venezia. La Serenissima nel 1442 decise infatti di radere al suolo gran parte del territorio di Brembilla, di cui Gerosa era contrada, per piegarne la resistenza, senza toccare minimamente il piccolo borgo. I secoli successivi non videro fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto. Soltanto nel XIX secolo, nel periodo della dominazione austriaca, il paese venne interessato dalla costruzione della Via Ferdinandea che, costruita dall'imperatore Ferdinando, favorì i commerci nell'intera zona. - Classe: G - IPE: 401,40 kWh/mq annum

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